Zaffiro

Il nome Zaffiro per alcuni deriva dal latino “sappheiros”, che significa blu. Alcuni, invece, lo fanno derivare da “sanipriya” che significa “sacra a Saturno” e questa etimologia sarebbe accreditata dal fatto che, nelle credenze astrologiche indiane, lo Zaffiro è considerato la gemma di Saturno.
Appartiene alla famiglia dei corindoni, reso speciale da quel blu molto intenso che dipende dagli elementi che sono presenti in traccia nella sua composizione chimica. Uno degli zaffiri più pregiati è quello che proviene dalle miniere del Kashmir, con una tinta che ricorda molto da vicino il fiordaliso, ma questa importante giacimento è ormai purtroppo estinto. 
Attualmente, la fonte principale dello Zaffiro Blu è lo Sri Lanka, la più antica miniera estrattiva che secondo dati ufficiali è presente almeno dal 480 a.C. Viene considerata la pietra portafortuna sia del segno zodiacale della Vergine, che dell'Acquario.
È una pietra molto apprezzata e molto preziosa nelle sue varietà più pregiate, trasparenti e non incluse. Dagli inizi del '900 sono stati messi a punto diversi metodi per la realizzazione di questa gemma in laboratorio, al fine di renderla disponibile ad un pubblico più ampio. Per non rinunciare al suo bellissimo colore e alla sua eccezionale brillantezza abbiamo scelto di inserire lo zaffiro nelle nostre collezioni. Lo troverete montato su orecchini, collane e bracciali o nella sua parte massiva, ovvero la zona non trasparente della gemma, commercialmente nota come "radice", oppure trasparente, ma in forma sintetica. Queste soluzioni sono le più adatte per essere montate sui gioielli in argento 925.
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